Alternative dispute resolution (ADR) significa Risoluzione alternativa controversie. Si tratta di sistemi alternativi alla giurisdizione. Consentono, in buona sostanza di evitare di andare in causa o di risolverla con sistemi alternativi.
MEDIAZIONE CIVILE E COMMERCIALE
Il d.lgs. n. 28/2010 ha introdotto nel nostro ordinamento la mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali. In assenza del giudice le parti, con l’ausilio di un esperto mediatore, possono porre fine a una lite senza attendere i tempi della giustizia. Il ricorso al procedimento suddetto è obbligatorio, tra l’altro, per alcune materie (quali condominio, diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e sanitaria, risarcimento del danno derivante da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari) in cui la litigiosità è particolarmente forte. Lo studio accompagna il cliente in tutta la procedura sino alla stipula dell’accordo conciliativo.
NEGOZIAZIONE ASSISTITA
Attraverso il procedimento di negoziazione le parti, decidendo di cooperare in buona fede e con lealtà, decidono di risolvere in via amichevole una controversia tra loro insorta tramite l’assistenza di almeno un avvocato per parte. La negoziazione può essere volontaria (ove l’opportunità della stessa è rimessa all’attenta valutazione della parte e del suo avvocato) od obbligatoria (in materie ove l’introduzione della causa non può prescindere dal suo esperimento: controversie in materia di risarcimento del danno da circolazione di veicoli e natanti, contenziosi per il pagamento, a qualsiasi titolo, di somme non eccedenti cinquantamila euro, fuori dai casi in cui è prevista la mediazione obbligatoria, per le liti in materia di contratto di trasporto o di sub-trasporto). L’esito di siffatta procedura è rappresentato da un accordo che evita il ricorso al giudice e tutte le conseguenze, anche economiche.
NEGOZIAZIONE FAMILIARE
Le controversie in materia separazione e divorzio possono essere lunghe, dolorose e costose per le parti. La negoziazione assistita rappresenta uno strumento alternativo al procedimento dinanzi all’autorità giudiziaria per porre fine, in via bonaria, a un’unione in cui è stato irrimediabilmente minato il regime della concordia e della condivisione matrimoniale ovvero per ottenere la modifica delle condizioni di separazione e divorzio.
CONCILIAZIONI IN MATERIA DI LAVORO
Le controversie di lavoro sovente si risolvono ricorrendo a uno degli strumenti alternativi alla lite in giudizio: a titolo esemplificativo e non esaustivo, conciliazione in sede sindacale e/o commissione di conciliazione dinanzi all’Ispettorato del Lavoro, arbitrato. Avere accanto un professionista in materia consente di scegliere lo strumento più adeguato e di plasmare l’accordo sulla base della volontà, esigenze e anche rinunzie delle parti senza incorrere in violazioni che inficerebbero l’atto.
ARBITRATO
Fra i mezzi alternativi alla Giurisdizione (cause nei tribunali) i cosiddetti ADR (Alternative Dispute Resolution: Risoluzione alternativa controversie), l’arbitrato è quello più risalente e riconosciuto anche dal codice di procedura civile. Talvolta, può sembrare oneroso devolvere la lite in arbitri, ma è certamente una scelta lungimirante. I tempi sono infinitamente più brevi della giustizia amministrata dallo Stato. E ciò, alla lunga, potrebbe rappresentare un risparmio. L’inserimento nei contratti di una clausola compromissoria (in arbitri), magari multistep (previa mediazione civile/commerciale) rappresenta sovente un’opportunità di conformare maggiormente le parti del contratto ai principi di buona fede e correttezza.