LICENZIAMENTI INDIVIDUALI (GMO/DISCIPLINARE/GIUSTA CAUSA)
Il licenziamento è l’atto unilaterale con cui il datore decide di porre fine al rapporto di lavoro. Una simile decisione deve essere sorretta da una specifica motivazione (giusta causa, ragioni inerenti l’organizzazione dell’impresa, comportamenti disciplinarmente rilevanti del lavoratore ecc.) e assumere la forma scritta. Sovente le lettere di licenziamento sono redatte secondo moduli e/o formulari standard che espongono al rischio di future contestazioni.
In assenza dei presupposti di forma e sostanza, il nostro ordinamento prescrive diversi rimedi, soggetti ad appositi termini, contro i licenziamenti illegittimi.
LICENZIAMENTI COLLETTIVI
Per il licenziamento che riguarda una pluralità di lavoratori il datore di lavoro deve seguire una procedura ben determinata dalla legge. La disciplina in tema di licenziamenti collettivi ha subito, sino a oggi, numerose modifiche; è per questo che l’intervento di un professionista che accompagni il datore di lavoro in tutta la sequenza di atti da compiere scongiura eventuali contestazioni, impugnazioni e, quindi, giudizi dinanzi la magistratura del lavoro.
RICONOSCIMENTO/DISCONOSCIMENTO SUBORDINAZIONE
L’art. 2094 cod. civ. qualifica il lavoratore subordinato come colui che si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell’impresa prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell’imprenditore. Nonostante il rischio di pesantissime sanzioni, l’elevata probabilità di essere chiamati in causa dinanzi al tribunale di lavoro e i pregiudizi per il lavoratore, ancora oggi vi sono situazioni di lavoro cd “in nero”. Grazie alla scelta consapevole di una delle numerose forme contrattuali oggi a disposizione, l’inserimento stabile del lavoratore nell’organizzazione creata dall’imprenditore può avvenire coniugando le esigenze dei entrambe le parti.
MOBBING/STRAINING
Le condotte “ostili” del datore o di un superiore o dei colleghi di lavoro, qualora effettuate sistematicamente e per un certo lasso di tempo, possono assumere forme di prevaricazione e/o di persecuzione psicologica, tanto da realizzare la mortificazione e l’emarginazione del dipendente, con effetto lesivo del suo equilibrio psicofisico. Lo studio legale, avvalendosi di stimati medici legali, offre assistenza stragiudiziale e giudiziale per porre fine ovvero chiedere adeguato ristoro.
DEMANSIONAMENTO
Il primo comma dell’art. 2103 c.c. recita testualmente: “Il lavoratore deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o a quelle corrispondenti all’inquadramento superiore che abbia successivamente acquisito ovvero a mansioni riconducibili allo stesso livello e categoria legale di inquadramento delle ultime effettivamente svolte”. L’attribuzione di mansioni inferiori può ledere la professionalità acquisita dal lavoratore ed essere fonte di conseguenza dannose patrimoniali e non.
D’altra parte, occorre segnalare come la disciplina del mutamento di mansioni sia stata modificata dal D. L.vo 15.6.2015 n. 81, sicchè l’assegnazione a mansioni diverse da quelle svolte, purchè entro certi limiti e accompagnata dall’adempimento delle dovute formalità ovvero effettuata mediante accordi individuali in sede protetta (per es. in sede sindacale e/o dinanzi alle commissioni di certificazione), può avvenire senza notevoli costi per l’azienda e senza che il lavoratore perda l’occupazione e la professionalità acquisita.
CONTRATTUALISTICA
La scelta consapevole della più idonea forma contrattuale tra quelle messe a disposizione dall’ordinamento rappresenta l’incontro ideale tra le esigenze dell’imprenditore e del lavoratore.
SOMMINISTRAZIONE – APPALTI – DISTACCO – INTERPOSIZIONE FITTIZIA DI MANODOPERA
L’utilizzazione del lavoro di soggetti non assunti e retribuiti dall’utilizzatore è ricondotta ad alcune ipotesi tipiche (somministrazione, appalto, distacco) al di fuori delle quali opera la regola generale dell’imputazione del rapporto di lavoro al soggetto che abbia effettivamente utilizzato le prestazioni del lavoratore.
ASSISTENZA ALLE AZIENDE
Grazie all’esperienza pluriennale acquisita in ambito giuslavoristico, lo studio offre assistenza completa alle aziende nell’amministrazione del personale, gestione della contrattualistica in materia di lavoro, assistenza in operazioni straordinarie, gestione ammortizzatori sociali (cassa integrazione, contratti di solidarietà, ecc.), accordi sindacali e/o contrattazione di secondo livello, procedimenti disciplinari, licenziamenti individuali e/o collettivi.
INSOLVENZA DATORE LAVORO
Quali sono i rimedi nel caso in cui il datore di lavoro ometta il pagamento delle retribuzioni ovvero dei contributi? Lo studio legale, avvalendosi anche di stimati consulenti del lavoro, individua gli strumenti più adeguati al recupero, da parte del dipendente, di quanto maturato durante il rapporto lavorativo.
FONDO DI GARANZIA INPS
La legge 29 maggio 1982, n. 297 ha istituito presso l’Inps il “Fondo di garanzia per il trattamento di fine rapporto” con lo scopo di sostituirsi al datore di lavoro, in caso di insolvenza di quest’ ultimo, nel pagamento del T.F.R. e/o delle ultime tre mensilità ai lavoratori subordinati, cessati dal lavoro o loro aventi diritto.
Lo studio legale interviene sia in fase giudiziale che, successivamente, in fase amministrativa, essendo in possesso delle necessarie abilitazioni per proporre istanze all’INPS senza dover ricorrere a ulteriori intermediari.
ISPEZIONI SUL LUOGO DI LAVORO
Per l’azienda difendersi dalle ispezioni sul lavoro, con l’intervento di un professionista ad hoc, è diventata un’esigenza sempre più sentita per:
– l’aumento esponenziale degli accertamenti in tutti i settori, soprattutto dopo l’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus;
– l’entità delle sanzioni amministrative pecuniarie, aumentate nel 2019 del 20%;
– la carenza di consapevolezza dei diritti e delle facoltà dei datori di lavoro;
– il notevolissimo risparmio in termini di riduzione delle spese dovute al pagamento delle sanzioni pecuniarie e ai contenziosi amministrativi e giurisdizionali.
Lo studio legale offre, innanzitutto, assistenza legale volta a scongiurare gli effetti negativi di una eventuale ispezione mediante incontri diretti a:
comunicare al datore di lavoro tutti i diritti e facoltà di cui è titolare in sede di accesso ispettivo;
informare i lavoratori sulle modalità di espletamento delle acquisizioni delle loro dichiarazioni per scongiurare «l’effetto sorpresa»
esaminare tutta la documentazione afferente i rapporti di lavoro, sicurezza sul lavoro ecc…
La tutela dell’impresa si estende dalla presenza del professionista durante l’accesso ispettivo, al coordinamento delle varie figure (commercialisti e/o consulenti del lavoro) chiamate a intervenire alle convocazioni degli ispettori e sino all’impugnazione dei verbali mediante le opportune opposizioni.
CONCILIAZIONI/ARBITRATI
Le controversie di lavoro sovente si risolvono ricorrendo a uno degli strumenti alternativi alla lite in giudizio: a titolo esemplificativo e non esaustivo, conciliazione in sede sindacale e/o commissione di conciliazione dinanzi all’Ispettorato del Lavoro, arbitrato. Avere accanto un professionista in materia consente di scegliere lo strumento più adeguato e di plasmare l’accordo sulla base della volontà, esigenze e anche rinunzie delle parti senza incorrere in violazioni che inficerebbero l’atto.
CONSULENZA IN MATERIA SINDACALE E CONTRATTAZIONE AZIENDALE
Lo studio legale presta consulenza in materia sindacale sia in fase di confronto coi sindacati che di negoziazione e stipula di contratti collettivi anche aziendali.
INFORTUNI SUL LAVORO – MALATTIE PROFESSIONALI – INFORTUNIO DOMESTICO
RICORSI AMMINISTRATIVI E GIURISDIZIONALI IN MATERIA PENSIONISTICA
ASSISTENZA E CONSULENZA NEI RAPPORTI CON GLI ISTITUTI PREVIDENZIALI
INDEBITO PREVIDENZIALE